Parto a casa: un’emozione davvero grande!

“Vuoi fare il parto a casa? Ma sei matta? E se poi succede qualcosa? Io non riuscirei mai ad essere tranquilla!”

Quante volte mi sono sentita ripetere queste frasi? Decisamente troppe. 

Ora che ho fatto il mio parto a casa, proprio come volevamo io e Michele, il mio compagno, posso davvero dire che non c’è esperienza più bella. Tutte le paure sono passate nel momento in cui il mio corpo ha capito che era arrivato il momento di dare alla luce Samuele, che è nato da un parto a casa meraviglioso. Per tutta questa tranquillità devo ringraziare le mie due ostetriche, Chiara e Jlenia, che ci avevano spiegato tutto al meglio prima del parto e che l’hanno reso davvero naturale e bellissimo. In questo articolo ti racconterò il mio parto a casa, che è stato qualcosa di indimenticabile. 

L’inizio di tutto: la rottura delle acque

Tutto è iniziato alle 3:30 del mattino del 3 febbraio quando, mentre stavo dormendo, mi sono svegliata e mi sono accorta che avevo rotto le acque. In quel momento mi resi conto che Samuele stava per nascere in lieve anticipo rispetto a ciò che era stato preannunciato. Questo sarebbe stato il momento in cui una ormai futura mamma avrebbe dovuto preparare il borsone per andare in ospedale, ma per me non è stato così. Dopo aver visto con i miei occhi il parto a casa di Francesca nel 2021, mi ero convinta ancora di più: volevo anch’io provare questa meravigliosa esperienza. Durante la gravidanza, infatti, avevo contattato due bravissime ostetriche, Chiara e Jlenia, che mi hanno seguita durante la gravidanza e che avrebbero potuto aiutarmi a realizzare questo mio desiderio. E così è stato: dopo aver rotto le acque le abbiamo contattate e sono arrivate subito da noi.

L’arrivo delle ostetriche e le prime contrazioni

Mentre aspettavamo le ostetriche, Michele aveva già preparato il letto e tutto ciò che era stato da loro richiesto nei mesi precedenti al parto. In questo modo, al loro arrivo, era tutto pronto per il grande evento. Poco dopo l’arrivo di Chiara e Ilenia, il mio corpo si sentiva pronto a spingere per dare alla luce Samuele. Dopo una prima visita di accertamento, ci fu la conferma: Samuele era pronto per nascere. Mentre iniziavo ad avere le prime contrazioni più forti in camera, Jlenia iniziò a preparare la piscina, dove, poi, avrei dato alla luce il mio bambino. 

Non fu facile attraversare la casa dalla camera alla sala dove era pronta la piscina in preda alle contrazioni, ma piano piano, con l’aiuto della mano e del braccio sempre presente di Michele e ai dolci massaggi di Chiara, ci riuscì. 

Il vero momento del parto a casa

La stanza con la piscina aveva un’atmosfera davvero magica: c’erano delle belle candele tutte intorno e le luci soffuse, che hanno reso il momento della nascita davvero speciale. 

Tutto stava accadendo più velocemente di quanto potessi pensare. Mi immersi nell’acqua dalla temperatura molto piacevole, sebbene i dolori si facessero sentire, e lì iniziò il momento del parto a casa vero e proprio. 

Il momento della nascita fu breve: Samuele uscì subito, alle 8:56 . La bellezza di fare un parto a casa? Puoi prendere subito il tuo bimbo in braccio e tenerlo accanto a te, pelle contro pelle. Anche il papà, inoltre, subito dopo può provare questa esperienza meravigliosa.

È stato un momento davvero magico, che non avrei voluto finisse mai. Sarà stata l’atmosfera, la comodità di casa o l’acqua calda al punto giusto? Non lo so, ma quello che so è che rifarei mille volte la scelta di partorire in casa: è stato a dir poco meraviglioso.  È stato un parto intimo, pieno di rispetto, che si è svolto completamente secondo i tempi e le mie richieste. Attorno a me avevo tutti visi familiari: Michele e le due ostetriche che mi hanno accompagnata durante tutta la gravidanza. Riuscire a far nascere Samuele in casa per me è stato il coronamento di un sogno.